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Bob Dylan - Highway 61 Rivisited

Vinile, Lp, Album | Etichetta: Columbia/Legacy | Anno Uscita 2015

Prezzo (IVA inc.): 22,00 €
Differenza di prezzo:
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Descrizione

Vinile 180g, Lp, Album | Etichetta: Columbia/Legacy | Anno Uscita 2015 | Genere: Folk Rock, Blues Rock | 9 Brani


ARTISTA: Bob Dylan

ALBUM: Highway 61 Rivisited

ETICHETTA: Columbia/Legacy

FORMATO: Vinile 180g, Lp, Album

DATA USCITA: 20/11/2015

DATA PRIMA PUBBLICAZIONE: 30/08/1965

GENERE: Folk Rock, Blues Rock

BRANI:

A1. Like a Rolling Stone - 6:13
A2. Tombstone Blues - 6:01
A3. It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry - 4:09
A4. From a Buick 6 - 3:19
A5. Ballad of a Thin Man - 5:59

B1. Queen Jane Approximately - 5:32
B2. Highway 61 Revisited - 3:30
B3. Just Like Tom Thumb's Blues - 5:32
B4. Desolation Row - 11:23

FORMAZIONE:

Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte, sirena della polizia
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – Chitarra
Harvey Brooks alias Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Sam Lay – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso

"Cosa può essere un disco intitolato Highway 61 Revisited, se non un viaggio attraverso la via del blues, che si diparte da New Orleans e dopo 1400 miglia raggiunge Wyoming, nel Minnesota? Un viaggio che attraversa suoni, gente, storie, culture e uomini, raccontando di cose immutabili in un momento in cui tutto mutava o si preparava a farlo (il '68 incombeva), preparando un mondo nuovo, almeno nei sogni di alcuni. Quello che Dylan sente è proprio questo senso di inadeguatezza, questo mutamento sociale che è già in atto e che deve essere comunicato, anche a se stessi. Ed allora non basta più un folk troppo avviluppato su se stesso, non basta il blues tradizionale né il rock'n'roll, ci vuole un suono nuovo, capace di sintetizzare tutto ciò che è stato e dargli una forma nuova che rispecchi la realtà di quel tempo. L'apertura dell'album è tutto questo e di più, perché Like a Rolling Stone è più di una grande canzone, più di un modo nuovo di intrecciare licks di chitarra, voce ed organo, di chiedere astiosamente "How Does It Feel?". E' metafora di quel rotolare in giro che i bluesman conoscono bene e che qui si fa veicolo di qualcosa di più grande: l'incitamento ad essere se stessi e rischiare tutto per esserlo, in un modo che la società americana non si era mai sentita dire e che non tutti erano disposti ad accettare, perché il coraggio di farlo è per pochi e la vera libertà irraggiungibile, se non attraverso un'autoconsapevolezza superiore che stava già scavando nelle certezze di parte della collettività a sua insaputa."
Credit by Metallized.it