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David Bowie - Station to Station

Vinile 180g, Lp, Album, Remastered | Etichetta: Plg Uk Catalog | Anno Uscita 2017

Prezzo (IVA inc.): 19,00 €
Differenza di prezzo:
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Descrizione

Vinile 180g, Lp, Album, Remastered | Etichetta: Plg Uk Catalog | Anno Uscita: 2017 | Genere: Rock Sperimentale | 6 Brani


ARTISTA: David Bowie

ALBUM: Station to Station

ETICHETTA: Plg Uk Catalog

FORMATO: Vinile 180g, Lp, Album, Remastered

DATA USCITA: 10/02/2017

DATA PRIMA PUBBLICAZIONE: 23/01/1976

GENERE: Rock Sperimentale

BRANI:

A1. Station to Station – 10:08 (Bowie)
A2. Golden Years – 4:03 (Bowie)
A3. Word on a Wing – 6:00 (Bowie)
B1. TVC 15 – 5:29 (Bowie)
B2. Stay – 6:08 (Bowie)
B3. Wild Is the Wind – 5:58 (Ned Washington, Dimitri Tiomkin)

FORMAZIONE

Musicisti

David Bowie - voce, chitarra e sassofono
Carlos Alomar - chitarra
Earl Slick - chitarra
George Murray - basso
Dennis Davis - batteria
Roy Bittan - pianoforte
Warren Peace - voce

Produzione

David Bowie – produzione
Harry Maslin – produzione
Steve Shapiro – fotografia

"Registrato nell'autunno del 75 nei Cherokee Studios e nei L.A. Record Plant Studios di Hollywood, nel periodo più nero della permanenza losangelina di David Bowie, Station to Station è un album anomalo, sofferto, a tratti oscuro. Bowie è al culmine del suo successo commerciale negli States, ma al tempo stesso si ritrova nel punto più nero della sua dipendenza dalla cocaina, perso in fantasticherie che vagano in maniera spesso incoerente e frammentata tra l'occultismo, la simbologia nazista, la cabala ed un desiderio di fede religiosa. Il disordine privato dell'artista si riflette nell'andamento della registrazione dell'album: tra i suoi album del periodo "d'oro", è quello che ha richiesto tempi più lunghi di lavorazione, e le sessioni spesso assumevano i tratti di vere e proprie maratone dalla durata mostruosa. Pare che, reso frenetico dall'abuso di cocaina, Bowie abbia in più di un'occasione raggiunto il record di 24 ore continuative in studio di registrazione, per la disperazione dei suoi collaboratori. Il tutto fu reso ancora più pesante dall'ossessione quasi maniacale dell'artista per i dettagli musicali: l'album fu registrato in quadrifonia su un desk a 24 piste, che consentì di lavorare su stratificazioni di tracce, che risultano così squisitamente elaborate ed intrecciate tra loro."
Credit by Storiadellamusica.it